Offerta Didattica - Regolamento 2024

Corso di laurea in Agricoltura sostenibile

Attività Formative

Tirocinio
Premessa
I dati relativi a questo campo per l'A.A. 2022/2023 fanno riferimento prevalentemente agli studenti e ai laureati del CdS in Agricoltura Sostenibile (AS) e in misura minore agli studenti fuori corso e ai neo-laureati del CdS in SRS ad esaurimento.

Commento
Il CdS d'intesa con il Dipartimento, organizza e/o partecipa a numerose iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati, per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati e contribuire all'eventuale aggiornamento dei profili formativi. In particolare, il Consiglio di CdS (CCdS) e il DSA3 hanno organizzato, negli anni, diverse consultazioni con le Parti Sociali: nel 2015 (12 maggio), nel 2016 (27 aprile), nel 2017 (18 maggio) nel 2018 (17 maggio), nel 2019 (2 maggio, 31 ottobre), nel 2020 (6 incontri dal 29 settembre al 1 dicembre), nel 2021 (6 incontri dal 4 ottobre al 6 dicembre), nel 2022 (25 marzo) e nel 2023 (13 giugno) convocazione ed incontro del “Comitato d'indirizzo”, dopo la sua costituzione e approvazione avvenuta il 29 novembre 2022 nell'ambito del CCdS. I verbali delle consultazioni fanno parte integrante dei verbali del CCdS e sono pubblicati nella home-page del DSA3 (http://dsa3.unipg.it/it/parere-delle-parti-sociali).

1) In merito all'ultimo incontro del “Comitato di Indirizzo” per i Corsi di Studio in Scienze Agrarie e Ambientali (SAA - Triennale) e in Agricoltura Sostenibile (AS – Magistrale (13 giugno 2023 - piattaforma Teams dalle ore 09:30), si riporta quanto di seguito. Il Comitato di Indirizzo è costituito da 26 portatori di interesse, fra i quali i rappresentanti del mondo del lavoro sia a livello territoriale sia nazionale e di altre organizzazioni di rilievo, oltre ai rappresentanti degli studenti e ai docenti coinvolti nel CdS e rappresentanti degli organi relativi alla didattica dipartimentale. Rappresenta quindi un interlocutore organico finalizzato a stabilire un collegamento stretto tra gli obiettivi/contenuti della formazione universitaria e le competenze e profili professionali/culturali necessari al mondo della produzione, dei servizi e delle professioni. Il Prof. Primo Proietti, Presidente dei suddetti Corsi di Laurea del DSA3 ha moderato l'incontro, il cui scopo è stato quello di raccogliere pareri e suggerimenti in merito all'adeguatezza dell'offerta didattica dei Corsi di Studio SAA e AS e monitorare, quindi, l'idoneità del profilo dei nostri Laureati rispetto alle aspettative del mondo della produzione, dei servizi e delle società civile. Ciò al fine di consentire di migliorare i nostri percorsi formativi, anche tenendo conto delle evoluzioni nel mondo del lavoro. Il Comitato di Indirizzo concorre quindi a garantire l'adeguatezza dell'offerta formativa, contribuendo alla progettazione dei nuovi CdS e dei relativi profili in uscita e alla valutazione, e quindi eventualmente all'adeguamento del percorso formativo e del profilo del laureato, per i CdS già attivati. Con tale finalità il Comitato di Indirizzo è chiamato a fornire indicazioni sugli orientamenti del mondo del lavoro e sulle tendenze più attuali dei profili professionali richiesti, a verificare gli obiettivi formativi, l'adeguatezza delle attività di tirocinio/stage proposti dal CdS nelle aziende e in generale i risultati ottenuti. Il Comitato di Indirizzo, costituito e approvato nel novembre 2022, in seguito alle indicazioni ANVUR e del Presidio di qualità di Ateneo, assume un ruolo fondamentale sia in fase progettuale sia in fase di aggiornamento dei percorsi formativi, assicurando un costante collegamento con il mondo imprenditoriale e del lavoro, al fine di valutare l'andamento dei Corsi di Studio, di elaborare proposte di definizione e progettazione dell'offerta formativa e degli obiettivi di apprendimento, promuovendo i contatti per eventuali tirocini formativi degli studenti presso aziende ed enti. In particolare, tramite il Comitato di Indirizzo si attiva una collaborazione tra l'Università, territorio e mondo del lavoro per:
- promuovere una comunicazione efficace tra contesto socio/economico e Università;
- garantire una migliore divulgazione e valorizzazione di competenze e nuove conoscenze nell'economia e nella Società;
- verificare la coerenza tra i profili professionali e i risultati di apprendimento definiti dai CdS;
- suggerire eventuali adeguamenti della struttura dei percorsi formativi in funzione delle esigenze del mercato del lavoro in continua evoluzione;
- sostenere e proporre attività di tirocinio e apprendistato.

L'incontro, che sarà ripetuto periodicamente (almeno ogni due anni), ha rappresentato una preziosa occasione di confronto sul ruolo della formazione universitaria a servizio dell'agroindustria italiana. Inoltre, ha fornito a studenti e laureandi (attraverso la partecipazione dei rappresentanti degli studenti facenti parte del Comitato) elementi utili per la scelta del proprio futuro professionale.
In particolare, per il CdS, l'obiettivo dell'incontro del Comitato di Indirizzo è stato la verifica dell'acquisizione da parte degli Studenti dei risultati di apprendimento previsti dal CdS (anche sulla base del livello di soddisfazione riscontrato dai portatori di interesse rispetto a tirocinanti o laureati con i quali siano venuti in contatto).
A tal fine, nell'incontro i punti posti in discussione sono stati:
1. I profili professionali individuati sono rispondenti alle esigenze e ai bisogni della Società e del mercato del lavoro (validità/attualità dei profili professionali individuati)? Quali sono quelli di maggiore interesse?
2. Il ruolo e le attività/funzioni lavorative descritte per ciascun profilo professionale, sono congruenti con le attività effettivamente svolte presso le Organizzazioni rappresentate nel Comitato di Indirizzo? Quali potrebbero essere i miglioramenti da apportare?
3. I risultati di apprendimento attesi che i CdS si propongono di raggiungere sono congruenti con il percorso formativo offerto e le competenze richieste dai profili professionali di riferimento?
4. Ci sono proposte di miglioramento dell'offerta formativa (in una logica di futura revisione degli obiettivi formativi e di miglioramento dei risultati di apprendimento) in risposta a quanto sopra emerso onde migliorare i profili professionali individuati?
5. Ci sono proposte di miglioramento delle attività formative (insegnamenti, tirocini, ecc.), anche con attivazione di nuove collaborazioni (ad esempio possibilità di ulteriori tirocini e stage) e individuazione di nuovi bacini di accoglienza dei Laureati dei CdS, e delle modalità di verifica delle conoscenze acquisite?
6. Qual è il grado di soddisfazione delle parti interessate sulle competenze dei Laureati? Per tali valutazioni risultano utili anche le indicazioni provenienti dalle opinioni di enti/aziende che ospitano gli studenti per stage/tirocini o che hanno stabilito rapporti di lavoro con i Laureati.

In relazione a quest'ultimo punto, durante l'incontro, insieme al Referente del Dipartimento per il Job Placement e al Responsabile di Qualità del CdS sono stati esaminati anche gli esiti degli incontri con il mondo del lavoro realizzati nell'ambito del Job Placement, le indagini AlmaLaurea sulla condizione occupazionale post-universitaria, ecc.. Il Consiglio di CdS analizzerà e terrà in considerazione gli esiti delle interazioni in itinere con il Comitato di Indirizzo (e quindi delle esigenze espresse dalla Società) per il miglioramento dei profili formativi.


A tal proposito, gli Studenti hanno chiesto come evolveranno le competenze richieste all'Agronomo, e quindi i percorsi formativi, in relazione alla transizione ecologica e digitale e alle implicazioni connesse al cambiamento climatico. Vanno in questa direzione le competenze offerte dal nuovo CdS in Agricoltura Sostenibile, ottenuto dalla trasformazione del CdL in SRS, proprio per rispondere alle nuove esigenze di formazione. Gli studenti, inoltre, concordano con l'importanza di finalizzare gli insegnamenti all'approccio lavorativo anche potenziando le attività pratiche e le esperienze in realtà lavorative. Affermano poi, che incontri come questo sono molto importanti per introdurre gli Studenti nel mondo del lavoro, anche permettendogli di prendere in esame diversi potenziali sbocchi professionali, tenendo conto delle grandi evoluzioni in atto nel settore agricolo e ambientale.
Gli stakeholders hanno apprezzato nei laureati presso il DSA3 la buona preparazione teorica e anche pratica dimostrata. Hanno, tuttavia, suggerito possibili miglioramenti della preparazione per:

- individuare e monitorare le opportunità di finanziamento per le Aziende con particolare riferimento alle opportunità connesse ai Programmi di Sviluppo Rurale, nonché la relativa progettazione e successiva assistenza;
- progettare strutture connesse all'attività agricola anche con l'uso di programmi avanzati;
- incrementare le conoscenze degli studenti in ambito gestione del rischio in agricoltura in quanto il DSA3 è ritenuto un punto di riferimento a livello nazionale anche in questo settore;
- incrementare le conoscenze in materie ambientali, con particolare riferimento a sostenibilità e cambiamento climatico, che sono diventate tematiche cruciali per il settore, incrementando anche la consapevolezza sulla complessità degli agroecosistemi e dei loro equilibri;
- incrementare le conoscenze sulle applicazioni per l'agricoltura 4.0 favorendone l'implementazione nelle Aziende;
- conoscere anche realtà diverse da quelle regionali pure ripristinando un tirocinio collettivo con visite in azienda/enti in tutta Italia e ampliando le opportunità di soggiorni individuali all'estero per approfondire come evolvono alcuni settori in altri Paesi, oltre a migliorare la conoscenza della lingua straniera;
- incrementare le conoscenze per la stesura e gestione dei Progetti, pure dal punto di vista amministrativo e fiscale;
- incrementare la preparazione pratica e manageriale sempre più importanti in quanto i processi agricoli sono di crescente complessità e coinvolgono sempre più figure/professionalità;
- incrementare le conoscenze nel campo della comunicazione per migliorare le opportunità di lavoro particolarmente nei settori dei Social Media che attualmente sono in forte sviluppo anche in ambito agrario e ambientale;
- favorire una formazione specialistica, supportata da una preparazione di base, per una migliore collocazione nel mondo del lavoro;
- scrivere progetti, anche rapportandosi con i valutatori per capire quali sono i principali punti critici ai fini dell'ammissibilità, considerando che l'accesso ai fondi pubblici è ormai indispensabile per un'agricoltura che possa costantemente evolversi;
- apprendere le basi per organizzare e far funzionare un'Azienda da un punto di vista sia tecnico sia amministrativo.

Si evidenzia come la quasi totalità delle competenze sopra menzionate siano in realtà già state inserite nel nuovo CdS in Agricoltura Sostenibile, che tuttavia, vedrà da quest'anno i primi laureati (3 nell'anno solare 2022, 23 fino a luglio dell'anno solare 2023), affrontare il mondo del lavoro e poter quindi fornire ed utilizzare le proprie competenze. Nel processo formativo del CdS in AS, particolare importanza è stata data alla necessità di far crescere negli Studenti la capacita non solo di essere in grado di trovare le informazioni di volta in volta necessarie, ma anche di saperle ben analizzare ed elaborare in relazione alle specifiche situazioni, nell'ottica di un approccio di “problem solving”. In questa logica, anche la rimodulazione del Tirocinio pratico applicativo mira a orientare lo Studente nel suo percorso.

2) Da questionario sul Tirocinio Pratico Applicativo del DSA3 (http://dsa3.unipg.it/it/tirocinio).
Data l'importanza dell'attività di tirocinio per favorire l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, il nuovo CdS in Agricoltura Sostenibile, prevede nel piano di studi 4 CFU di Tirocinio in preparazione alla Prova Finale. I dati elaborati dall'apposito questionario compilato a fine del periodo di stage (a cura del DSA3, periodo inserimento dati considerato, da settembre 2022 ad agosto 2023: CdS in SRS ad esaurimento 4 questionari/studenti; CdS in AS 24 questionari/studenti), mostrano che gli studenti del CdS in AS hanno valutato molto positivamente l'esperienza del tirocinio in generale per la loro formazione (valore medio 9.1/10), valutazione più elevata rispetto a quella del CdS in SRS (8.3/10). Tra gli aspetti più apprezzati dallo studente c'è da evidenziare la disponibilità del personale della struttura ospitante nel seguire lo studente (9.5/10) e la possibilità di poter svolgere in modo appropriato le attività previste nel programma di stage (9.0/10). Più bassa la valutazione sulla prospettiva offerta dal tirocinio di un impiego nella stessa struttura ospitante o in altre, con le quali è venuto a contatto durante il periodo in azienda (7.3/10), ma comunque superiore alla stessa valutazione del CdS in SRS (6.7/10). La valutazione media rilevata mediante questionario da parte del tutor aziendale delle conoscenze iniziali del tirocinante rispetto a quelle richieste per operare nella struttura ospite è buona (3.5/4). Molto elevate (3.9/4) le valutazioni relative a: livello di responsabilità del tirocinante nello svolgimento delle attività; livello di autonomia acquisita dallo studente nello svolgimento delle attività; livello di interesse mostrato dal tirocinante nello svolgimento delle attività e giudizio complessivo sull'atteggiamento dello studente tirocinante nell'interfacciarsi con la realtà lavorativa. Molto positiva la restante valutazione sulla socializzazione del tirocinante con il personale dell'azienda (3.8/4). I dati in generale evidenziano, per il CdS in AS, una valutazione del Tirocinio molto positiva ed in linea con quella dello scorso anno. Inoltre, tale valutazione, basandosi su un maggior numero di questionari acquisiti (24 questionari), rispetto a quella dello scorso anno (7 questionari), risulta maggiormente rappresentativa ed attendibile.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
Per essere ammessi alla discussione della prova finale occorre aver acquisito 100 su 120 CFU previsti nel piano di studio del corso. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale, per il conseguimento del titolo, prevedono un carico didattico pari a 16 CFU a cui si aggiungono 4 CFU di tirocinio effettuato in preparazione della prova finale. Durante tale tirocinio, lo studente, oltre ad acquisire competenze pratiche utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, si orienterà nella scelta dell'argomento che sarà oggetto dell'elaborato e/o della relazione che sarà comunque su un tema di rilevante interesse per il settore delle Scienze Agrarie, attinente alle problematiche dell'agricoltura sostenibile. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato e/o alla relazione è effettuata dal laureando anche in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti del Dipartimento.
Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente del Dipartimento che possa svolgere il ruolo di guida per la preparazione dell'elaborato e/o della relazione e di relatore durante la discussione della prova finale. Il relatore, inoltre, è responsabile di verificare l'impegno operativo del laureando durante la preparazione e di valutare la completezza dell'elaborato e/o della relazione prima della discussione. La prova finale consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato e/o della relazione davanti ad una apposita commissione. La valutazione seguirà i criteri stabiliti nel Regolamento didattico del CdLM e del Dipartimento essa è espressa in centodecimi con eventuale lode
Modalità di svolgimento della prova finale
Gli studenti presentano alla Commissione di laurea un elaborato di tesi sperimentale o compilativa.
L'elaborato della prova finale viene presentato in forma multimediale durante la seduta di laurea, discusso con la Commissione e quindi sottoposto a valutazione in base ai criteri riportati nel Regolamento Didattico del CdS.

Il CdS in Agricoltura Sostenibile, nonostante della medesima classe del CdS in Sviluppo Rurale Sostenibile (SRS) ad esaurimento, ha una struttura didattica (articolato su tre curricula) e obiettivi formativi differenti; pertanto non possono essere citate tesi con argomenti precedentemente trattati al fine di agevolare la comprensione degli obiettivi di apprendimento perseguiti nella fase finale del percorso di studi.