Offerta Didattica - Regolamento 2024
Corso di laurea in Agricoltura sostenibile
Presentazione
Obiettivi formativi specifici |
La progettazione del Corso di Laurea Magistrale in Agricoltura Sostenibile muove dall'analisi dei fenomeni di "globalizzazione" dei sistemi agroindustriali e quelli di "digitalizzazione" dell'economia che richiedono nuove professionalità per l'ideazione, progettazione e gestione delle risorse agrarie e territoriali in chiave di crescente sostenibilità ambientale, economica e sociale. La LM ha quindi l'intento di formare laureati con una solida "formazione scientifica multidisciplinare" e con adeguate conoscenze professionali necessarie a svolgere attività di gestione sostenibile delle produzioni agrarie, di programmazione, gestione e valutazione di progetti per lo sviluppo sostenibile dei territori rurali e per la valorizzazione della "sostenibilità" del settore primario. La LM, inoltre, rivolgerà la sua attenzione alla formazione di laureati capaci di svolgere con competenza le attività di un libero professionista interessato alle funzioni proprie di un "dottore agronomo". Il laureato magistrale dovrà raggiungere una conoscenza scientifica approfondita delle interazioni sistemiche "suolo-pianta-atmosfera" tipiche della produzione agraria ed agroalimentare e sarà in grado di gestire l'uso delle risorse interessate al fine di garantire la sostenibilità della produzione, la qualità dell'ambiente e della vita delle aree rurali in rapporto sempre più stretto e multifunzionale con gli agglomerati urbani e le aree più antropizzate del pianeta. Il laureato dovrà poter acquisire conoscenze ed abilità professionali per poter ideare e gestire con ampia autonomia iniziative progettuali per: - gestire in maniera eco-compatibile le risorse agro-ambientali mediante l'elaborazione di interventi di sistemazione idraulica, di mitigazione del rischio idrogeologico, di ingegneria naturalistica, pianificazione e gestione della risorsa idrica; - elaborare bilanci: idrici ed irrigui, ambientali, nutrizionali, economici e di concimazione; - elaborare sistemi integrati di controllo delle avversità; analisi del rischio da inquinanti inorganici ed organici e di degradazione dei suoli e l'elaborazione delle relative azioni per il risanamento; - implementare modelli, sistemi esperti e metodiche per il monitoraggio di tutti i parametri di interesse ambientale (nutrienti, acqua, fitofarmaci, inquinanti) del sistema "suolo-pianta-atmosfera"; - elaborare progetti di salvaguardia e conservazione della biodiversità vegetale e microbica; - programmare, gestire, valutare progetti inerenti alla valorizzazione della produzione agraria, che dall'analisi del consumo dei beni agroalimentari giungono fino alle strategie di sviluppo dell'impresa, delle politiche di distribuzione, di prezzo e di promozione della domanda dei prodotti agroalimentari; - analizzare e gestire progetti e opere relative allo sviluppo dei territori rurali, anche con l'impiego di modelli matematici e di strumenti informatici e telematici; - sviluppare progetti di approvvigionamento e di certificazione dei prodotti agro-alimentari per la gestione della sicurezza alimentare; - organizzare e gestire le imprese delle filiere alimentari e delle imprese di consulenza e servizi ad esse connesse, utilizzando appropriati metodi di analisi economica; - realizzare progetti relativi alla politica agraria, rurale ed ambientale; - produrre stime dei beni privati e dei beni ambientali con appropriati metodi e strumenti operativi per giungere alla valutazione di impatto ed incidenza ambientale. - affrontare le questioni inerenti alla fiscalità generale, al diritto privato, al diritto societario, al diritto agrario ed alla legislazione comunitaria attinenti al settore delle imprese agricole e dei servizi ad esse connesse. Nella LM il percorso di acquisizione degli skills offre agli studenti tre "curricula" di approfondimento professionale. - Il "primo curriculum" incentrato sulla gestione eco-compatibile degli agro-ecosistemi biologici. In questo ambito l'approfondimento è incentrato sulla gestione della complessità dei sistemi produttivi in chiave eco-compatibile e di interazione continua con i sistemi ambientali e territoriali di offerta. - Un "secondo curriculum" orientato alle sfide della Bioeconomia e dell'Economia Circolare, le quali richiedono un approfondimento professionale delle Scienze Manageriali e della Politica Agricola Comunitaria per l'ideazione e gestione di nuovi percorsi imprenditoriali orientati alla sostenibilità dei processi produttivi e alla riduzione degli sprechi alimentari lungo le filiere di approvvigionamento. - In fine un "terzo curriculum" orientato alla progettazione, realizzazione e gestione degli interventi di indirizzo delle trasformazioni del paesaggio e del verde urbano sempre più integrato con gli agro-ecosistemi produttivi e le risorse ambientali del territorio. In tutti gli ambiti il focus è incentrato sull'introduzione e gestione delle innovazioni che richiede sia conoscenze scientifiche dei processi di interazione biologica che l'utilizzo della modellistica e delle tecnologie digitali come risorse per la gestione della complessità e delle specificità dei territori rurali. Il CdL magistrale in Agricoltura Sostenibile ha la durata di 2 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 120 crediti formativi (CFU). La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è normata dal Regolamento didattico del corso di studio. Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli. Nel primo anno, il Corso di studio trasferisce competenze e abilità nell’ambito delle discipline economico gestionali (Economia ambientale ed economia circolare), della fertilità e conservazione del suolo (Pedologia e chimica dell'ambiente agrario), dell'ingegneria agraria (Fondamenti di idrologia e approvvigionamento idrico, Rilievo e rappresentazione del territorio) e della produzione (Metodologia della sperimentazione in agricoltura). Nel secondo anno si vogliono fornire agli studenti percorsi differenziati, incentrati su argomenti come l’agricoltura biologica, privilegiando le discipline della produzione, della difesa e del miglioramento genetico, la bioeconomia, dando spazio soprattutto alle discipline economico gestionali, la gestione del territorio e del paesaggio, privilegiando in particolare le discipline dell’ingegneria agraria. Il percorso didattico prevede 3 CFU per il perfezionamento della lingua inglese e il raggiungimento del livello B-2. Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento. In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dal Dipartimento ed il Laureato potrà usufruire di tutti i servizi di Job Placement dall'Ateneo perugino |
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Descrizione del percorso formativo |
Il corso di studio in breve Il Corso di Laurea Magistrale in Agricoltura Sostenibile (AS) forma laureati con una solida preparazione scientifica multidisciplinare e con le competenze professionali necessarie a gestire in modo sostenibile le attività produttive agrarie, a svolgere attività di programmazione, gestione e controllo per la valorizzazione dei processi produttivi del sistema agro-alimentare, per la salvaguardia del sistema agro-ambientale e per lo sviluppo dei sistemi rurali. Il corso è articolato in tre curricula: - Agricoltura biologica ed ecocompatibile; - Bioeconomia; - Territorio e paesaggio. Informazione in corso di inserimento Informazione in corso di inserimento |
Conoscenze richieste per l'accesso |
L'iscrizione al CdLM in Agricoltura Sostenibile è subordinato al possesso della Laurea triennale o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. In particolare, il possesso di requisiti curriculari di coloro che intendono iscriversi a tale CdLM sono dati per accertati nel caso in cui chi chiede di iscriversi è in possesso di Laurea triennale il cui ordinamento didattico fa riferimento alla classe 20 del DM 04/09/2000, alla classe L-25 del DM 16/03/2007, oppure della Laurea triennale in Economia e cultura dell'alimentazione, conseguita presso l'Università degli Studi di Perugia. In tutti gli altri casi, per l'iscrizione è necessario, relativamente ai requisiti curriculari, che il richiedente abbia il possesso di almeno 80 CFU in settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti, come specificato in dettaglio nel Regolamento Didattico del corso di studio. Dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, un'apposita Commissione, nominata dal Consiglio di Corso di studio, verifica il possesso della preparazione personale dello studente, secondo le modalità descritte nel Regolamento Didattico del corso di studio. |
Modalità di ammissione |
La verifica dell'adeguata preparazione personale del richiedente, che deve essere svolta necessariamente dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, è effettuata da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea, attraverso un colloquio che si svolge con le modalità definite nel Regolamento Didattico del corso di studio. In ogni caso, la personale preparazione del richiedente è data per comprovata per i laureati triennali che hanno ottenuto un voto di laurea superiore a 99/110 o voto medio di carriera di almeno 27/30. In caso di esito positivo delle verifiche, il richiedente potrà perfezionare l'iscrizione alla laurea magistrale entro i termini indicati nel Regolamento Didattico di Ateneo ed in quello del corso di studio. Nel caso in cui al richiedente siano stati assegnati debiti formativi, lo stesso non potrà perfezionare l'iscrizione al corso fino a quando non avrà assolto agli stessi debiti attraverso il superamento di esami specifici, nell'Ateneo di Perugia o in altri Atenei. Nel caso in cui il richiedente non abbia dimostrato di avere un'adeguata preparazione personale, prima di perfezionare l'iscrizione, dovrà completare la propria preparazione secondo le modalità previste dal Regolamento Didattico del corso. |
Orientamento in ingresso |
L'organizzazione dell'orientamento è centralizzata a livello di Ateneo (Ufficio orientamento di Ateneo) e di DSA3 (Commissione Orientamento), le cui attività sono finalizzate in primis a favorire una scelta consapevole dei percorsi formativi disponibili, combinando nel contempo informazioni sulle professionalità che si acquisiscono e gli sbocchi occupazionali. Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha partecipato alle attività proposte dall'Ateneo (si veda pdf allegato). La Commissione Orientamento del Dipartimento ha una pagina web dedicata in cui sono riportate tutte le iniziative, i materiali disponibili e la lista dei docenti a cui rivolgersi (vedi link). Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento nell'ambito di AgriUmbria 2024 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione. Tra le attività del CdS, lo studente interessato al CdS, al fine di una valutazione dei requisiti per l'accesso, potrà rivolgersi al Presidente del CdS o al Responsabile della Segreteria Didattica, i quali forniranno le informazioni relativi ai requisiti curriculari (acquisizione di CFU mancanti relativi a specifici SSD) o alla verifica delle conoscenze personali. Il Presidente del CdS e i docenti del CdS, coadiuvati dalla Segreteria Didattica svolgono, inoltre, la funzione di orientamento per lo studente, nella scelta delle discipline relative all'Attività a scelta dello studente. Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento volto a far conoscere la propria Offerta Formativa e ad agevolare le studentesse e gli studenti nel momento della scelta del corso di studi universitario. |
Orientamento e tutorato in itinere |
Attività svolte dal DSA3
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Numero degli iscritti |
Premessa I dati relativi a questo campo per l'A.A. 2022/2023 fanno riferimento prevalentemente al CdS in AS, che, attivo a partire dall'A.A. 2020/2021, ha dati disponibili sui primi tre anni dall'attivazione e quindi rappresentativi soprattutto di quelli in ingresso e di percorso, oramai non più presenti per il CdS in SRS (ad esaurimento). I dati in uscita, invece, fanno riferimento ai laureati nell'anno solare 2022 (37 laureati) e quindi si riferiscono prevalentemente ai laureati del CdS in Sviluppo Rurale Sostenibile (SRS) ad esaurimento (34 laureati, la quasi totalità con circa il 92%) e in misura minore ai laureati del CdS in Agricoltura Sostenibile (AS) (3 laureati, 8%) che ha avuto i primi laureati solo a partire da luglio 2022. Commento Gli iscritti al primo anno del CdS in AS nell'A.A. 2022/2023 sono 31 (dati di Ateneo, data elaborazione: 6.8.2023), in calo rispetto ai due anni precedenti (43 A.A. 2021/2022; 53 A.A. 2020/2021). Di questi il 23% (7 studenti) sono provenienti da altri atenei e il restante 77% (24 studenti) dall'Ateno di Perugia, in linea con i dati degli anni precedenti (da altri atenei: 26% A.A. 2021/2022; 22% A.A. 2020/2021). Il voto di laurea triennale è stato = 90/110 per 4 iscritti (13% del totale iscritti), mentre il 48% ha ottenuto un voto compreso tra 91 e 105/110 e il restante 39% un voto > 106/110; tali dati, seppure con qualche lieve differenza, sono in linea con i dati dei due anni precedenti. I dati, inoltre, mostrano che dei 31 iscritti al 1° anno, l'81% hanno sostenuto esami (25 studenti, al 6.8.2023), con una media voti pari a 27.6 (in linea con gli anni precedenti) e una media di 29.6 CFU acquisiti, questi ultimi in aumento rispetto ai dati degli anni precedenti (20.3 CFU, A.A. 2021/2022; 19.7 CFU, A.A. 2020/2021), a testimonianza della capacità del CdS in AS di favorire la precoce acquisizione di CFU da parte dei neo-iscritti. Infine, il numero complessivo degli studenti attualmente iscritti al CdS in AS risulta essere di 83 in totale con 69 studenti in corso e 14 fuori corso (dati di Ateneo, data elaborazione: 6.8.2023). Analizzando il profilo dei laureati dai dati forniti da Ateneo e AlmaLaurea (XXV Indagine 2023 – Profilo dei Laureati 2023, dati aggiornati ad aprile 2023, https://www.almalaurea.it/i-dati/le-nostre-indagini/profilo-dei-laureati), dei 37 laureati nel 2022, tutti hanno compilato il questionario (tasso di compilazione 100%). Di questi, la maggior parte proviene dal liceo scientifico (43.2%) e da istituti tecnici (32.5%) e in misura minore dal liceo socio-psico pedagogico/scienze umane (10.8%), dal liceo classico (5.4%,) e liceo linguistico (2.7%). Si evidenzia, in particolare, una riduzione della provenienza dal liceo scientifico e un incremento dagli istituti tecnici e dai licei socio-psico pedagogico/scienze umane, rispetto sia all'anno precedente (provenienza laureati 2021: 61.5% liceo scientifico, 26% istituti tecnici e 2,5% licei socio-psico pedagogico/scienze umane) sia alla media del triennio precedente (provenienza laureati triennio 2019-2021: 56% liceo scientifico, 27% istituti tecnici e 3% licei socio-psico pedagogico/scienze umane). Il voto medio del diploma è stato di 80.7/100, in linea con quello dell'anno precedente 80.8/100 e in lieve crescita rispetto alla media del triennio precedente (79.6/100). Le motivazioni più importanti nella scelta del CdS risiedono in fattori sia culturali sia professionalizzanti per il 57%, prevalentemente culturali per il 19%, prevalentemente professionalizzanti per l'11%, mentre “né gli uni né gli altri” è stata la risposta del restante 13% degli intervistati. Il 65% dei laureati nel 2022 si è iscritto al CdS entro un anno dal conseguimento della Laurea triennale, valore leggermente in calo rispetto all'anno precedente (72%), ma in linea con la media del triennio precedente (66%). Il voto medio degli esami sostenuti dai laureati nel 2022 è stato di 28.1/30, in linea sia con quello dell'anno precedente (28.3/30, laureati 2021), sia con la media del triennio precedente (28.2/30). Tra i neo-laureati nel 2022, la percentuale degli studenti in corso (68%) è diminuita, rispetto sia a quella dell'anno precedente (82%), sia alla media del triennio precedente (75%) e del poliennio 2012-2021 (78%), mentre il restante 32% ha completato gli studi prevalentemente entro il 1° anno fuori corso (24%). Ciò può essere dovuto al fatto che i dati fanno riferimento prevalentemente agli ultimi laureati del CdS in SRS ad esaurimento, quindi con una probabile percentuale di fuori corso elevata. La durata media degli studi dei laureati nel 2022 è stata pertanto uguale a 2.8 anni, in linea con quella media dei laureati nel triennio precedente (2.7). L'81% dei laureati nel 2022 ha seguito regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti dal piano di studio, l'11% ha seguito regolarmente tra il 50% e il 75% degli insegnamenti, mentre il restante 8% ha seguito meno del 50% degli insegnamenti. L'11% dei laureati nel 2022 ha studiato all'estero con Erasmus o altro Programma dell'Unione Europea, in linea con quella degli studenti laureatisi nel 2021 (13%), ma inferiore a quella dei laureati 2020 (21%); 14% il valore medio dei laureati nel triennio 2019-2021. Il 78% dei neo-laureati nel 2022 ha svolto tirocini/stage o lavoro riconosciuti dal corso di laurea (16% organizzati dal corso e svolti presso l'università, 57% organizzati dal corso e svolti al di fuori dell'università e 3% attività di lavoro successivamente riconosciute dal corso), confermando il trend in aumento negli ultimi anni (74% laureati nel 2021, 71% nel 2020, 53% nel 2019, 50% nel 2018, 32% nel 2017) e rispetto alla media del poliennio (43%), a dimostrazione dell'importanza riconosciuta alla parte pratico-applicativa da parte sia del CdS in SRS, sia del CdS in AS. L'81% dei neo-laureati nel 2022 ha acquisito, inoltre, esperienze di lavoro (prevalentemente a tempo parziale o occasionale) durante gli studi, di cui il 23% coerente con gli studi. Secondo i già menzionati dati di Ateneo (dati di Ateneo, data elaborazione: 6.8.2023) e AlmaLaurea (aggiornati ad aprile 2023), i 37 laureati nel 2022 hanno avuto un voto di laurea finale medio pari a 110.9/110, in linea con la votazione media del triennio precedente (110.7) e del poliennio (110.7). Va detto che per il calcolo delle medie del voto di laurea, il voto “110 e lode” è posto uguale a 113; per tale motivo il voto medio di laurea può essere talvolta maggiore di 110. In particolare il voto di Laurea è stato di 106-110 per il 92% dei laureati e di 91-105 per il restante 8%, in linea con quello dei laureati 2021 e migliore rispetto ai laureati 2020 (106-110 per l'83% dei laureati, di 91-105 per il 13% e =90 per il restante 6%). Il 16% dei laureati aveva un'età compresa tra 23 e 24 anni, il 49% tra 25 e 26 anni ed il restante 35%, 27 anni o oltre. Pertanto l'età media alla laurea è stata di 26.5 anni ed è risultata in lieve incremento rispetto a quella dei laureati nel 2021 (25.9), ma in linea alla media dei laureati del triennio 2019-2021 (26.6) e in linea con quella media del poliennio (26). I laureati nel 2023, sulla base dei dati disponibili fino a luglio 2023, risultano 29 (6 SRS ad esaurimento e 23 AS, sulla base dei questionari di fine carriera elaborati a cura del DSA3-CdS). Per quanto riguarda i dati in ingresso, essendo il CdS in Agricoltura Sostenibile al terzo anno dall'attivazione, la presenza di dati relativi ai soli primi tre anni, non consente di poter fare considerazioni importanti sugli andamenti nel medio e lungo periodo. Si evidenzia, tuttavia, per l'A.A. 2022/2023, l'elevata percentuale degli studenti che hanno già sostenuto esami, l'elevata media voti e il buon numero di CFU acquisiti (al 06.08.2023), in aumento rispetto ai primi due anni, ad indicare un avvio positivo del percorso dei neo-iscritti. Per contro, c'è da evidenziare un trend decrescente degli iscritti al primo anno, che, tuttavia, sulla base dell'indicatore ANVUR iC00a (Avvii di carriera al primo anno, aggiornato al 01.07.2023), si riscontra analogo anche per gli altri CdS della stessa classe, sia a livello di macro-area Centro sia Nazionale. Ciò dimostra come le motivazioni di tale flessione siano difficili da individuare in maniera specifica, ma più probabilmente legate ad aspetti socio-economici di carattere generale. L'elevata presenza di studenti provenienti da altri Atenei, resta, invece, un aspetto positivo del CdS, a dimostrazione comunque di una buona attrattività. |
Risultati in termini di occupabilità |
Premessa I dati relativi a questo campo per l'A.A. 2022/2023 fanno riferimento alla rilevazione 2022 sui dati occupazionali dei laureati a 1,3 e 5 anni dalla laurea (vale a dire i laureati negli anni solari 2021, 2019 e 2017) e quindi si riferiscono ancora ai laureati del CdS in Sviluppo Rurale Sostenibile (SRS) ad esaurimento, in quanto il CdS in Agricoltura Sostenibile, attivo a partire dall'A.A. 2020/2021, ha avuto i primi laureati solo a partire da luglio 2022. Commento Secondo i dati forniti dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea (XXV Indagine – Condizione Occupazionale dei laureati, Rapporto 2023, rilevazione 2022, https://www.almalaurea.it/i-dati/le-nostre-indagini/condizione-occupazionale-laureati), sulla base del campione relativo al CdS (Laureati nel 2021 a 1 anno dalla laurea: 39 e 34 intervistati; laureati nel 2019 a 3 anni dalla laurea: 34 e 22 intervistati; laureati nel 2017 a 5 anni dalla laurea: 28 e 18 intervistati), a un anno dalla laurea il 56% degli intervistati nel 2022 (laureati del CdS nel 2021) ha partecipato ad almeno un'attività di formazione post-laurea, quali: collaborazione volontaria (6%); tirocinio/praticantato (9%); Dottorato di ricerca (12%); attività sostenuta da borsa di studio (15%); stage in azienda (24%); corso di formazione professionale (6%); master universitario di I e II livello (10% nel complesso); master non universitario (3%); i dati sono in linea con la media delle indagini del triennio precedente (52%). A tre anni dalla laurea il 50% degli intervistati nel 2022 hanno avuto una formazione post-laurea, dati anche questi in linea con la media del triennio precedente (56%). Molto positivi i dati sulla condizione occupazionale dei laureati del CdS (si considerano “occupati” i laureati che dichiarano di svolgere un'attività lavorativa retribuita, anche con assegno di ricerca, purché non si tratti di un'attività di formazione post-laurea, quale tirocinio, praticantato, dottorato, specializzazione, ecc.), che vedono il 77% dei laureati, intervistati nel 2022, già occupati a un anno dalla laurea (laureati nel 2021), il 9% non lavora ma cerca, mentre il restante 14% non lavora e non cerca. I dati risultano migliori rispetto sia all'anno precedente (rilevazione 2021: 70% lavora, 20% non lavora ma cerca, 10% non lavora e non cerca) sia alla media del triennio precedente (62% lavora, 25% non lavora ma cerca, 13% non lavora e non cerca). Decisamente più bassi sono i dati sulla condizione occupazionale al 2022, a un anno dalla laurea, dei laureati di Ateneo (64% lavora, 18% non lavora ma cerca, 18% non lavora e non cerca) e dei laureati Nazionali in corsi di studio affini (65% lavora, 21% non lavora ma cerca, 14% non lavora e non cerca). A tre anni dalla laurea, inoltre, la condizione occupazionale dei laureati del CdS vede il 91% degli intervistati nel 2022 (laureati del CdS nel 2019) occupato, dato anche questo superiore ai dati sia di Ateneo (81% è occupato) sia Nazionali (77% è occupato). Ad un anno dalla laurea, per gli intervistati nel 2022, il tempo di reperimento del primo lavoro dall'inizio della ricerca è stato, in media, di 2.5 mesi, decisamente in calo rispetto sia all'anno precedente (3.4 mesi), sia alla media del triennio precedente (3.7 mesi); tali dati attestano la tendenza ad una riduzione dei tempi necessari per l'ingresso nel mercato del lavoro per i neo-laureati del CdS. Il 56% degli occupati, a un anno dalla laurea, lavora nel settore privato, il 40% nel pubblico ed il restante 4% nel “non profit”, dati che evidenziano un incremento degli occupati nel settore pubblico e una riduzione in quello privato, rispetto ai dati sia dell'anno precedente (77% privato, 15% pubblico, 8% non profit), sia alla media del triennio precedente (80% privato, 15% pubblico, 5% non profit). Analizzando più in dettaglio il ramo dell'attività lavorativa, a un anno dalla laurea, il 52% degli occupati lavora nel settore agricolo, il 4% nell'industria, e il restante 44% nel settore dei servizi (24% nell'istruzione e ricerca, 12% consulenze varie, 4% commercio, 4% altri servizi alle imprese). I dati, seppure caratterizzati da fluttuazioni annuali, hanno sempre dimostrato come i laureati del CdS abbiano trovato impiego anche in settori diversi da quello agricolo, come quello industriale e dei servizi, a dimostrazione della capacità del CdS di formare laureati con una preparazione multidisciplinare e con la capacità di accedere a una ampia offerta del mondo del lavoro. Il 60% dei neo-laureati, a un anno dalla laurea, utilizza le competenze acquisite in misura elevata. Gli stessi neo-laureati considerano l'efficacia della laurea nel lavoro svolto 'molto efficace' per il 72%, abbastanza efficace per il 20% e poco efficace per il restante 8%, con incremento della valutazione rispetto all'anno precedente (62% molto efficace, 39% abbastanza efficace), al triennio precedente (64% molto efficace, 32% abbastanza efficace e 6% poco efficace) e anche ai dati Nazionali (65% molto efficace, 26% abbastanza efficace e 9% poco efficace). I dati sono in lieve flessione se si considerano gli intervistati a 3 anni dalla laurea (laureati nel 2019), che per il 50% utilizzano le competenze acquisite con la laurea in misura elevata e per il 68% considerano la laurea molto efficace nel lavoro svolto. I dati risultano comunque sempre in linea con quelli di Ateneo e Nazionali. Inoltre, nel complesso, tali giudizi non del tutto positivi possono essere giustificati dal fatto che fanno riferimento al vecchio CdS in SRS a esaurimento, le cui carenze sono state affrontate con la trasformazione e l'attivazione del CdS in AS, del quale, tuttavia, i risultati, in termini di giudizi dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea, potranno essere valutati solo nei prossimi anni. Il guadagno mensile netto per gli uomini è mediamente di 1340 euro/mese a un anno dalla laurea e 1572 euro/mese a tre anni dalla laurea, in aumento rispetto ai dati dell'anno precedente (1098 euro/mese a un anno dalla laurea e 1570 euro/mese a tre anni dalla laurea) e in linea con quelli di Ateneo (1360 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1508 euro/mese a tre anni dalla laurea), ma leggermente inferiori a quelli Nazionali (1405 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1564 euro/mese a tre anni dalla laurea). I dati della retribuzione mensile delle donne per il CdS (1326 euro/mese a un anno dalla laurea), seppure leggermente inferiori, sono risultati equiparabili con quelli già menzionati degli uomini, così come rilevato nell'indagine dell'anno precedente (rilevazione 2021: 1098 euro/mese uomini e 1042 euro/mese donne, a un anno dalla laurea). I dati del CdS dimostrano come il divario nelle retribuzioni tra uomini e donne presente nel passato (media del triennio precedente: 1310 euro/mese uomini e 1070 euro/mese donne, a un anno dalla laurea; 1530 euro/mese uomini e 1278 euro/mese donne, a tre anni dalla laurea), non sia più presente attualmente; restando, invece, ancora attuale nelle retribuzioni dei laureati sia a livello di Ateneo (1360 euro/mese uomini e 1197 euro/mese donne, a un anno dalla laurea), sia Nazionale (1405 euro/mese uomini e 1215 euro/mese donne, a un anno dalla laurea) (fonte: XXV Indagine – Condizione Occupazionale dei laureati, Rapporto 2023, rilevazione 2022, https://www.almalaurea.it/i-dati/le-nostre-indagini/condizione-occupazionale-laureati). Ciò evidenzia come per i laureati del CdS, a differenza di quanto rilevato a livello nazionale, si riducano le differenze di genere in termini di possibilità retributive. Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Sviluppo Rurale Sostenibile prima e Agricoltura Sostenibile poi ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati a studenti, laureandi e neo-laureati: 13 giugno 2023, piattaforma Teams dalle ore 09:30, convocazione del “Comitato d'indirizzo” per i Corsi di Studio in Scienze Agrarie e Ambientali (SAA - Triennale) e in Agricoltura Sostenibile (AS - Magistrale. Il Prof. Primo Proietti, Presidente dei suddetti Corsi di Laurea del DSA3 ha moderato l'incontro, il cui scopo è stato quello di raccogliere pareri e suggerimenti in merito all'adeguatezza dell'offerta didattica dei Corsi di Studio SAA e AS e monitorare, quindi, l'idoneità del profilo dei nostri Laureati rispetto alle aspettative del mondo della produzione, dei servizi e delle società civile. Ciò al fine di consentire di migliorare i nostri percorsi formativi, anche tenendo conto delle evoluzioni nel mondo del lavoro. Il Comitato di Indirizzo è costituito da 26 portatori di interesse, fra i quali i rappresentanti del mondo del lavoro sia a livello territoriale sia nazionale e di altre organizzazioni di rilievo, oltre ai rappresentanti degli studenti e ai docenti coinvolti nel CdS e rappresentanti degli organi relativi alla didattica dipartimentale. L'incontro, previsto dalla normativa ANVUR, ha rappresentato una preziosa occasione di confronto sul ruolo della formazione universitaria a servizio dell'agricoltura e dell'agroindustria italiana. Inoltre è stato molto utile per studenti e laureandi (attraverso la partecipazione dei rappresentanti degli studenti nel Comitato di Indirizzo) nell'ottenere informazioni utili per la scelta del proprio futuro professionale. - Job Placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi già offerti dall'Ateneo tendenti a: 1) migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; 2) migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; 3) creare una community tra i laureati in Scienze Agrarie di Perugia; 4) mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: a) mailing list dei laureati in agraria di Perugia; b) banca dati dei curricula; c) incontro domanda/offerta; d) network tra i laureati. Il 4 maggio 2023 presso l'aula D del DSA3 si è svolto l'”INCONTRO CON IL MONDO DEL LAVORO E JOB PLACEMENT”, organizzato dalla Prof.ssa Francesca Todisco (responsabile JP_DSA3) in collaborazione con la Dott.ssa Maria Chiara Menaguale (presidente AUDAF), il Prof. Piero Borghi (AUDAF) e il Dott. Sauro Carloni (AUDAF) al quale hanno partecipato: Dr. Agr. Gabriele Sippilli (Fondatore e Presidente della COMPAGNIA ITALIANA SIGARI di Sansepolcro (AR) settore Tabacchicoltura e trasformazione Sigari); Dr. Sergio Rutili (Direttore Tecnico CENTUMBRIE di Magione (PG), settore Frantoio molino farina turismo verde con metodo bio settore Cereali olio e olive); Dr. Agr. Francesco Martella (Consulente organizzativo CONSORZIO DELL'UMBRIA vendita mezzi tecnici e macchine agricole) (https://dsa3.unipg.it/it/job-placement-laureati/15-servizi/656-ciclo-seminari-incontro-con-il-mondo-del-lavoro-e-job-placement-2023). - Altre attività del DSA3, che vanno in tale direzione, sono gli Open Days (eventi rivolti a studenti, aziende e realtà territoriali che vedono la partecipazione di migliaia di persone, con l'ultima edizione svoltasi l'8 e il 9 Ottobre 2022 - “A San Pietro – Scienza, Arte e Territorio”, https://dsa3.unipg.it/asanpietro/wp-content/uploads/2022/10/A-SAN-PIETRO-8-9ottobre2022-Programma.pdf), le iniziative organizzate nell'ambito di “AgriUmbria” (attività di carattere scientifico e attività di orientamento svolta presso lo stand del DSA3: ultimo evento svoltosi dal 31 marzo al 2 Aprile 2023) e il “Carrer Day”, la giornata organizzata ogni anno dall'Ateneo presso il DSA3 in cui studenti, giovani laureati, dottorandi e dottori di ricerca possono incontrare i rappresentanti degli enti e delle associazioni di categoria partecipanti (ultimo evento il 13 giugno 2023; https://careerday.unipg.it/2023/). |